Nella Piazza comunemente detta di Santa Chiara per l’omonima chiesa che ivi sorge, oggi dedicata a Napoleone Colajanni, si ammira un monumento bronzeo che lo ritrae opera dello scultore Ximenes. Napoleone Colajanni, sociologo e uomo politico, professore ordinario di statistica all’Università di Napoli, nacque il 27 aprile 1847. All’età di 15 anni seguì Garibaldi e fu fatto prigioniero in Aspromonte e liberato tornò al seguito di Garibaldi partecipando alla guerra contro l’Austria e combattendo a Bezzecca. Per le sue idee repubblicane ebbe vari processi e passò parecchi mesi in carcere. Da giornalista collaborò con la rivista repubblicana nel Dovere e nel Fascio della Democrazia, a Palermo fondò e diresse l’Isola, collaborò con riviste e giornali italiani e stranieri e diresse la sua Rivista popolare. Fu eletto deputato nel 1899 nel Collegio Plurinominale di Caltanissetta e poi in quello uninominale di Castrogiovanni. Si ricordano a tal proposito le sue battaglie parlamentari contro gli affarismi della Banca Romana, le lotte contro Crispi al tempo dei fasci, la difesa del dazio sul grano, la ripetuta difesa del mezzogiorno ect. Autore di numerosi scritti che rivelano una profonda conoscenza politica economica e sociale, tra i quali ricordiamo Sociologia criminale, Banca e Parlamento, La politica coloniale ect.
Oltre al monumento bronzeo che campeggia al centro della piazza al celebre personaggio è dedicato il Liceo Ginnasio della città e la strada sulla quale sorge la casa natale.